All'inizio abbiamo preso una comune scatola da scarpe e colorato completamente l' interno di nero,
questo perché la luce non venisse riflessa.
In seguito tagliato la parte posteriore e la riutilizziamo per costruire una superficie dove si riflette l'immagine tramite una carta lucida.
l'interno della camera |
lavorazione alla scatola |
a questo punto abbiamo sigillato il tutto e la scatola si è tramutata in una camera oscura.
Con l'aggiunta del diaframma abbiamo notato che l'immagine riflessa sulla carta diventava più nitida e aggiungendo una lente convergente (come quella della lente di ingrandimento) diventava ancora sia più nitida che luminosa.
Però essa appariva ribaltata (sotto sopra) che inversa (ruotata di lato).
Questo è quello che accade anche a noi con l'occhio umano solo che il nostro cervello la capovolge e la raddrizza per farci apparire il mondo come lo vediamo.
La camera oscura veniva usata già dagli astronomi come Aristotele per osservare le eclissi.
Solo che non erano una semplice scatola ma una stanza con un foro, da cui entrava la luce, e l'immagini si rifletteva sulla parete.
In seguito la camera oscura si sviluppò diventando più piccola grazie all'aggiunta del diaframma e di una lente.
Questa venne usata dai pittori, a incominciare dal '400, per riprodurre in modo realistico la realtà.
fino a noi che la usiamo per capire come la luce si trasmette e come funzione una macchina fotografica.
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