Profondità di campo: è lo spazio (distanza), entro il quale il nostro soggetto inquadrato risulta a fuoco.
Dipende da tre fattori: 1 Distanza da cui inquadriamo, 2 Apertura diaframma, 3 Lunghezza focale dell'obiettivo.
Prendiamo in esame il primo: Più vicini siamo al soggetto da fotografare e più lo sfondo sarà sfuocato (minore profondità di campo), mentre più ci allontaniamo dal soggetto e più lo sfondo sarà nitido (maggiore profondità di campo).
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f/5 1/60 iso s100 valutativa |
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f/16 1/30 iso 400 valutativa |
Apertura diaframma: Maggiore è l'apertura del diaframma e minore sarà la sua profondità di campo, quindi il risultato sarà uno sfondo sfuocato; minore è l'apertura del diaframma e maggiore sarà la sua profondità di campo quindi sfondo nitido.
Terzo e ultimo "lunghezza focale", questo dipende da che obiettivo possediamo: se abbiamo un grandangolo (-55), avremo uno sfondo sempre nitido e riusciremo a impressionare molte più cose che con gli altri obiettivi, proprio per questo viene spesso usato per riprendere le costruzioni.
Teleobiettivo (+55), avremo un soggetto in primo piano a fuoco mentre lo sfondo sarà sfuocato e riuscirà a prendere meno cose rispetto a un grandangolo.
Noi per primo abbiamo cercato di lavorare sull'apertura del diaframma, e qui vi propongo le mie foto, così noterete che dove ho aperto il diaframma lo sfondo risulterà sfuocato; mentre quando lo chiuderò lo sfondo sarà nitido.